Barlaam di Seminara

barlaam di seminara
di Santo Gioffrè

IL 3 GIUGNO DEL 1348 moriva di peste ad Avignone Barlaam da Seminara, Amatissimo da noi, rivoluzionario e pacifista ingegrale, figlio grandioso di Bisanzio, dell’Italia, della Calabria, Maestro di Leonzio Pilato.

Il 3 Giugno del 1348, ad Avignone, moriva il più grande Intellettuale di lingua greca che l’Impero Romano d’Oriente abbia mai avuto, nato oltre il territorio metropolitano di Bisanzio, in Calabria, a Seminara, nel 1290, il Monaco Ortodosso Barlaam, al secolo Bernardo Massari.

Barlaam non solo fu il teologo dell’anti-esiscasmo, il feroce avversario degli irredentismi e fanatismi religiosi, il delegato, con poteri assoluti, dell’Imperatore Andronico III, nel 1333, a trattare con il duro Papa Giovanni XXII l’unione delle Chiese Cristiane, la Cattolica e l’Ortodossa, o il più grande conoscitore delle opere e del pensiero dei Padri della Chiesa, lo studioso profondo di Platone, il grande interprete dei Miti e della letteratura Greca.

Barlaam fu, anche, l’autore più prolifico di testi intorno al pensiero teologico dei suoi tempi, enunciato nelle sue opere: “Contra Latinos” o il “De primatu Papae ” dove ridicolizza il concetto della supremazia del Papa di Roma sugli altri Patriarchi e le teorie sull’Esicasmo di Gregorio Palamas.

Barlaam fu un attento osservatore ed interprete dei suoi tempi e, libero da ogni soprastruttura, affrontò i Cardinali, i loro pregiudizi e le loro pazzie a voler abbandonare Bisanzio al suo destino ove non vi fosse stata sottomissione e ubbidienza al Papa, pronunciando, nel conclave di Avignone nel 1339, il discorso, “Sulla Fraganza degli Aromi”, trattato sui sillogismi dialettici.

Il dottissimo “Nano di Seminara”, come fu nomato da Giovanni Gentile, fu un finissimo diplomatico e un pacifista integrale e, nelle missioni del 1339 e 1346, a Napoli, ad Avignone e a Parigi, tentò di salvare Bisanzio dai Turchi.

Barlaam fu il primo che mise in riga la superbia di Francesco Petrarca, a cui diede lezioni di lingua e letteratura greca, sistemò, con catalogo, la grande biblioteca di Robertò d’Angiò a Napoli e introdusse Giovanni Boccaccio nello studio della Mitologia Greca.

Barlaaam, a Tessalonica, finanziò e protesse il movimento degli Zeloti che si erano sollevati contro i ricchi e la nobiltà.

Barlaam, grandioso figlio della Calabria, di Seminara e di Bisanzio, che morì da scomunicato per essersi ribellato alle pazzie degli irredentismi e che mai abbandonò la sua Fede nel Filioque.

Barlaam, astronomo, matematico, amatissimo autore del testo fondamentale sulla Geometria: la Logistica…Barlaam, che a Seminara, ora come sempre, pensano che sia, solo, il nome di una strada…

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By Antonio Casella

Sognatore e inguaribile romantico, fervido credente della potenza della coesione sociale, frequentatore di piazze e salotti, ama imparare ascoltando gli altri. Fonico di professione e divulgatore per passione, nel tempo libero organizza eventi culturali nella sua Seminara. È uno dei fondatori di Kalanèa.it, le sue muse ispiratrici sono i suoi ulivi secolari e Milù, il suo gatto.

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