Con questo appuntamento si conclude, almeno momentaneamente, il ciclo degli autori locali. E concludiamo alla grande, con Polvere e luce, una piccola raccolta di poesie da parte di Paola Amanda Rizzo.
Paola Amanda Rizzo, da sempre appassionata di fantasy, lettrice accanita, ora anche scrittrice “wannabe”, ha iniziato a scrivere per gioco, letteralmente, perché giocava di ruolo online: ha scoperto così che il linguaggio poetico la rappresentasse e la facesse emozionare.
Si ispira a Hikmet, Neruda e ai poeti cavallereschi, ma in generale la influenza tutto quello che parla di sentimenti e di come viverli o affrontarli.
Ha partecipato a numerosi concorsi con le sue poesie, arrivando finalista al concorso “La fine di un amore” della Montegrappa Edizioni, con il componimento Briciole e venendo così pubblicato nella raccolta omonima della collana Les Cahiers du Troskij Café.
Ha scritto un piccolo libro, quello di cui disquisiamo oggi, Polvere e luce: poesie in penombra, un piccolo quaderno di poesie, tutte legate a una storia d’amore personale ma di tutti, che attraversa le fasi della felicità e certezza, quelle dell’abbandono e del ritrovarsi, come se una singola storia di versi abbia in sé il potere di racchiudere tutto l’universo.
Questa raccolta, definibile come “un fantasy di poesie diverse”, è godibile, semplice e adatta a tutte le età e tutti i tipi di acculturamento.
Paola è riuscita a rendere facile uno stile di per sé, definito dai luoghi comuni, “ermetico e incomprensibile”, rendendolo fruibile a chiunque, ma soprattutto a chi provi sensazioni.
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