Il fantasy “made in Calabria” espressione della nostra realtà connaturata
“Fantasia” e “realtà”, “confini” e “aperture”,“desiderio” da sottofondo. L'opera prima di Marzia Matalone è un intreccio continuo di fenomeni all'apparenza contrastanti e frammentati, solo all'apparenza. Una lettura più attenta, che rifugga dall'etichettare questo libro in un puro e solo “fantasy”, come del resto di primo acchitto si presenterebbe al “caro lettore” più volte richiamato all'attenzione dalla stessa giovane autrice, legittima, invero, una stimolante analisi introspettiva. E' comunque innegabile che gli intrecci e “le vite” enarrate dividano il palcoscenico con il fantasioso viaggio intrapreso dall'eroina principale, la novizia Metide (o Marzia?), sviluppando nel lettore fantasticherie inverosimilmente quasi realizzabili. Una prima conferma…