Il “meriggio statico” di Rosa Frisina
La Poesia è Poesia, non ha sesso e connotazione! E', quanto tutte le "cose" che sono! Rinvenire la sua "motricità" inesausta in una donna del primo Novecento, in una relegata dalla domesticità dei luoghi e dai tessuti connettivali cittadini ha una tessitura più spessa. Del resto lo si nota maggiormente nelle forme emancipate degli stessi pleniluni, nella ribellione progressista di Sibilla Aleramo, ad esempio, per la quale "s’io resto così distesa, / gli occhi chiusi, le labbra aureolate di brace, / l’ardore della mia palma sul battito della mia gola, / io brucio la mia vita, brucio la mia vita...". Ha bruciato la…